Il concetto di gruppo come tana o trampolino da lancio
riflessioni di Juri Bruni, Psicologo e psicoterapeuta sistemico-relazionale in formazione.
Il concetto di gruppo, da un punto di vista psicologico, ha un impatto profondo sul comportamento umano. Il gruppo può essere visto come una “tana”, uno spazio protetto e sicuro dove l’individuo trova supporto e accettazione, oppure come un “trampolino di lancio”, un punto di partenza che stimola la crescita e l’esplorazione di nuove opportunità. Questi due concetti riflettono le funzioni essenziali che il gruppo può svolgere nella vita di un individuo, influenzando il suo benessere, la sua autostima e il suo sviluppo personale.
Il Gruppo come Tana: Sicurezza e Appartenenza
Dal punto di vista psicologico, il gruppo come tana rappresenta uno spazio in cui l’individuo può sentirsi al sicuro. Questo concetto è strettamente legato al bisogno di appartenenza, uno dei bisogni fondamentali identificati da Maslow nella sua gerarchia dei bisogni. Maslow ha sottolineato che, una volta soddisfatti i bisogni fisiologici e di sicurezza, gli esseri umani cercano inevitabilmente l’appartenenza a un gruppo, che può essere rappresentato dalla famiglia, dagli amici o dalla comunità di lavoro.
Nel gruppo, inteso come tana, si sviluppano relazioni di fiducia che permettono all’individuo di sentirsi accettato e sostenuto. Questo è particolarmente evidente nei gruppi familiari o nelle cerchie di amici più intimi, dove l’affetto e l’accettazione creano un senso di sicurezza. La teoria dell’attaccamento di John Bowlby, ad esempio, evidenzia quanto sia cruciale per lo sviluppo di una personalità sana il legame emotivo sicuro con una figura di riferimento. In questo senso, il gruppo diventa una sorta di “base sicura” da cui l’individuo può esplorare il mondo circostante, sapendo di poter sempre ritornare in caso di necessità. In situazioni di stress o incertezza, il gruppo come tana fornisce un rifugio psicologico. I legami sociali forti riducono i livelli di ansia e stress, offrendo un luogo dove l’individuo può elaborare le proprie emozioni e ottenere un supporto emotivo. Questa percezione ho avuto modo di sentirla in una delle recenti esperienze che ho vissuto nel residenziale ITFB di specializzazione ad Avigliana, dove ogni membro del gruppo in formazione, nel proprio silenzio, ha consentito di avvicinare e sintonizzare le persone attraverso sguardi, gesti e calore, ma senza invadere; un silenzio che non allontanava, ma univa cuori e pensieri, liberando e consentendo in tutta sicurezza emotiva di esprimere e condividere i propri vissuti ed emozioni.
Tuttavia, se il gruppo rimane esclusivamente una tana, può anche limitare lo sviluppo personale, ostacolando l’apprendimento e la crescita, mantenendo l’individuo in una condizione di stasi. In questi casi, il gruppo potrebbe diventare un luogo di dipendenza emotiva, impedendo ai suoi membri di affrontare nuove sfide e sviluppare nuove competenze. è presente un brano dei Pink Floyd che da sempre mi ha espresso tale influenza: in Mother, si assiste ad una conversazione tra madre e figlio, tra domande e risposte in cui vengono esplicitati dubbi e incertezze di un figlio che chiede di esplorare il mondo, chiede a sua madre se sia meglio isolarsi (other should I build the wall? ) per difendersi dal mondo esterno. E sua madre gli risponde di sì, il muro va costruito, e lei lo aiuterà in questo; lo culla, gli dice di calmarsi, di non piangere. Lo strazio delle parole di Mother, in contrasto con la dolcezza del dialogo tra mamma e figlio, termina con l’ultima domanda:
“other did it need to be so high?“
Il Gruppo come Trampolino di Lancio: Crescita e Sviluppo
Accanto alla funzione di tana, il gruppo può assumere anche il ruolo di trampolino di lancio, stimolando il cambiamento e crescita. Quando il gruppo diventa un trampolino di lancio, spinge l’individuo a uscire dal suo spazio di sicurezza e a esplorare nuove opportunità. In relazione a ciò l’autoefficacia rappresenta la fiducia dell’individuo nelle proprie capacità di affrontare sfide specifiche e di raggiungere i propri obiettivi. Un gruppo che funge da trampolino di lancio rafforza questa fiducia, offrendo non solo supporto, ma anche incoraggiamento a prendere rischi e a crescere.
Il gruppo come trampolino di lancio può essere particolarmente potente in contesti professionali o accademici. Ad esempio, all’interno di un team di lavoro o in un ambiente formativo, l’interazione con altre persone può stimolare la creatività e l’ambizione, aiutando i membri a superare i propri limiti. Partecipare a progetti di gruppo, ad esempio, permette agli individui di acquisire nuove competenze e di affrontare sfide complesse che richiedono il contributo di più persone; la formazione di un gruppo musicale, ad esempio, permette di convergere le proprie risorse con quelle degli altri componenti orientando il gruppo verso un obbiettivo sovraordinato, che è possibile raggiungere attraverso coesione e cooperazione, dove, seppur in forma gruppale, i membri mantengono sempre la loro individualità, differenziandosi e apportando giovamento all’intero del gruppo stesso. Gli individui spesso valutano le proprie capacità in relazione agli altri membri del gruppo. Questo confronto, se positivo, può incentivare la persona a migliorarsi e a raggiungere risultati che altresì sarebbero stati percepiti come irraggiungibili.
L’Equilibrio tra Tana e Trampolino
E’ fondamentale trovare un equilibrio tra il gruppo come tana e il gruppo come trampolino di lancio. L’essere umano ha bisogno di entrambi: di un luogo sicuro in cui rifugiarsi e di un contesto stimolante da cui partire per crescere. Questo equilibrio può variare a seconda delle fasi del ciclo di vita e delle esigenze personali. In momenti di crisi o di incertezza, il gruppo come tana può fornire il supporto emotivo necessario per ritrovare la stabilità. In altri momenti, quando l’individuo è pronto per nuove sfide, il gruppo come trampolino di lancio diventa essenziale per stimolare il progresso e l’auto-realizzazione. Il gruppo, in questo senso, diventa un ambiente che deve saper alternare momenti di protezione a momenti di sfida, offrendo una base solida da cui partire e un supporto nel percorso di crescita.
In conclusione, il concetto di gruppo come tana o trampolino di lancio riflette due funzioni essenziali. Da una parte, il gruppo offre sicurezza e appartenenza, fungendo da rifugio. Dall’altra, può diventare un trampolino di lancio, stimolando la crescita e il raggiungimento di nuovi obiettivi. La chiave per un sano sviluppo personale e sociale sta nel saper alternare questi due ruoli, sfruttando il gruppo sia come fonte di conforto ed esplorazione di se stessi, ma anche come stimolo per affrontare il cambiamento e crescere come individui.